ricordo a tutti che:
L'esame del c.i. Scienze umane avrà luogo mercoledì 12 novembre, dalle ore 15.30 alle 16.30 nelle seguenti aule:
aula Grande al CEP lettere A- M
aula Clinica Medica III lettere N-Z
the punisher
domenica 9 novembre 2008
giovedì 6 novembre 2008
OBAMA PRESIDENTE
Obama presidente: "Il cambiamento è arrivato"
"Se c'è ancora qualcuno che dubita che l'America sia un luogo dove tutto è possibile, se c'è qualcuno che non crede il sogno dei nostri padri fondatori sia ancora vivo, se c'è qualcuno che sospetta della nostra democrazia, questa notte ha avuto la risposta". Barack Obama è il 44esimo presidente degli Stati Uniti, ma il primo afroamericano che arriva alla Casa Bianca: un evento, la sua elezione, celebrato dalla stampa americana e internazionale come "storico".
Messaggio al mondo
A Grant Park, davanti ad oltre 125mila persone che lo acclamavano, Obama ha parlato per la prima volta da vincitore: "Siamo e saremo gli Stati Uniti d'America - ha detto Obama,citando Abramo Lincoln per respingere l'idea di un Paese diviso - e abbiamo dimostrato al mondo intero che non siamo semplicemente una collezione di individui di tutti i tipi".Una folla multirazziale ed entusiasta ha accolto Obama, sventolando bandiere a stelle e strisce, in un grande parco di Chicago, assediato all'esterno da un'altra folla che non è potuta entrare nello spazio da 70.000 posti preparato per l'evento. Accolto sulle note di 'Sweet Home Chicago', Obama ha debuttato ringraziando la citta' che lo ha adottato dagli anni '80 e si è poi lanciato in un primo discorso da presidente eletto che ha ricalcato i temi della sua campagna elettorale: lanecessita' di portare "il cambiamento" in America, la promessa di rispondere alla speranza di chi si sente abbandonato o ai margini della società, l'avvertimento "ai nostri nemici nelmondo" che l'America e' forte, unita e pronta a rispondere a qualsiasi minaccia.
Fairplay
L'onore delle armi è andato a John McCain e Sarah Palin, che Obama ha ringraziato. A Mccain Obama ha chiesto al telefono di aiutarlo a guidare il Paese fuori dalla crisi.
"L'ora del cambiamento è arrivata"
"Non ho vinto io - dice Obama alla folla - questa vittoria è vostra". E cita un esempio su tutti, quello di Ann Nixon Cooper, una che si è messa in coda per votare come milioni di altri ad Atlanta. Con una differenza: ha 106 anni e a lungo non ha votato, perché era una donna e perché era nera. E' questo il passaggio più difficile, ma anche quello più significativo ed emozionante, del discorso di Obama da prossimo presidente degli Stati Uniti: il senatore non ha vinto perché nero espressione della rivalsa nera sul dominio secolare dei bianchi in America, ma ha vinto perché ha saputo convincere tutti, bianchi, ispanici, irlandesi, indiani come cowboy dell'America profonda.
Ci ha pensato il reverendo Jesse Jackson, ripreso dalle telecamere tra la folla, ad esprimere con gli occhi pieni di lacrime l'enormità di quello che è accaduto, il passaggio epocale nella storia americana. Eppure, era lo stesso reverendo che qualche mese fa a Obama avrebbe voluto "tagliare le palle" perché "parla male dei neri" e "si comporta come un bianco".
Il nuovo ObamaQuello che si rivolge ai sostenitori a Chicago è l'anticipo dell'Obama presidente: sorrisi alla folla che intona 'Yes we can', slogan ormai planetario del desiderio di cambiamento, ma soprattutto sobrietà e compostezza. Il volto stanco ma felice si illumina quando sul palco lo raggiunge la sua famiglia. Il mandato che ha ricevuto dagli Americani ha pochi precedenti nella storia recente, è più pieno di quello di Bill Clinton, nel 1992: un mandato che assomiglia a quello di Ronald Reagan.
Sarà dura
"Anche se questa notte facciamo festa, gli ostacoli che dobbiamo superare sono i piu' grandi delle nostre vite - ha detto Obama - Due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria in un secolo. Noi facciamo festa, ma ci sono Americani che si stanno svegliano nel deserto dell'Iraq o sulle montagne dell'Afghanistan e rischiano la vita per noi. Ci sono madri e padri che non riescono a dormire perche' hanno paura di non riuscire a pagare il mutuo o il dottore. Ci sono nuove energie da sfruttare, nuovi posti lavoro da creare, nuove scuole da costruire, minacce da affrontare, alleanze da ricucire".
Presidente di tutti
"Come Lincoln disse a una nazione più divisa della nostra: 'non siamo nemici, ma alleati'. Per tutti gli Americani dei quali non ho ancora conquistato la fiducia: forse non ho avuto il vostro voto, ma ascolterò la vostra voce, e ho bisogno del vostro aiuto, saro' anche il vostro presidente".
Non sarà facile, l'America resta divisa. Mentre Obama parla a Chicago, a Phoenix, nel quartier generale dei Repubblicani, i maxi schermi interrompono il collegamento con la diretta dei grandi network americani per non dare il discorso della vittoria dell'odiato rivale.
LASCIA UN COMMENTO PER DIRCI COSA NE PENSI DI OBAMA
the punisher
"Se c'è ancora qualcuno che dubita che l'America sia un luogo dove tutto è possibile, se c'è qualcuno che non crede il sogno dei nostri padri fondatori sia ancora vivo, se c'è qualcuno che sospetta della nostra democrazia, questa notte ha avuto la risposta". Barack Obama è il 44esimo presidente degli Stati Uniti, ma il primo afroamericano che arriva alla Casa Bianca: un evento, la sua elezione, celebrato dalla stampa americana e internazionale come "storico".
Messaggio al mondo
A Grant Park, davanti ad oltre 125mila persone che lo acclamavano, Obama ha parlato per la prima volta da vincitore: "Siamo e saremo gli Stati Uniti d'America - ha detto Obama,citando Abramo Lincoln per respingere l'idea di un Paese diviso - e abbiamo dimostrato al mondo intero che non siamo semplicemente una collezione di individui di tutti i tipi".Una folla multirazziale ed entusiasta ha accolto Obama, sventolando bandiere a stelle e strisce, in un grande parco di Chicago, assediato all'esterno da un'altra folla che non è potuta entrare nello spazio da 70.000 posti preparato per l'evento. Accolto sulle note di 'Sweet Home Chicago', Obama ha debuttato ringraziando la citta' che lo ha adottato dagli anni '80 e si è poi lanciato in un primo discorso da presidente eletto che ha ricalcato i temi della sua campagna elettorale: lanecessita' di portare "il cambiamento" in America, la promessa di rispondere alla speranza di chi si sente abbandonato o ai margini della società, l'avvertimento "ai nostri nemici nelmondo" che l'America e' forte, unita e pronta a rispondere a qualsiasi minaccia.
Fairplay
L'onore delle armi è andato a John McCain e Sarah Palin, che Obama ha ringraziato. A Mccain Obama ha chiesto al telefono di aiutarlo a guidare il Paese fuori dalla crisi.
"L'ora del cambiamento è arrivata"
"Non ho vinto io - dice Obama alla folla - questa vittoria è vostra". E cita un esempio su tutti, quello di Ann Nixon Cooper, una che si è messa in coda per votare come milioni di altri ad Atlanta. Con una differenza: ha 106 anni e a lungo non ha votato, perché era una donna e perché era nera. E' questo il passaggio più difficile, ma anche quello più significativo ed emozionante, del discorso di Obama da prossimo presidente degli Stati Uniti: il senatore non ha vinto perché nero espressione della rivalsa nera sul dominio secolare dei bianchi in America, ma ha vinto perché ha saputo convincere tutti, bianchi, ispanici, irlandesi, indiani come cowboy dell'America profonda.
Ci ha pensato il reverendo Jesse Jackson, ripreso dalle telecamere tra la folla, ad esprimere con gli occhi pieni di lacrime l'enormità di quello che è accaduto, il passaggio epocale nella storia americana. Eppure, era lo stesso reverendo che qualche mese fa a Obama avrebbe voluto "tagliare le palle" perché "parla male dei neri" e "si comporta come un bianco".
Il nuovo ObamaQuello che si rivolge ai sostenitori a Chicago è l'anticipo dell'Obama presidente: sorrisi alla folla che intona 'Yes we can', slogan ormai planetario del desiderio di cambiamento, ma soprattutto sobrietà e compostezza. Il volto stanco ma felice si illumina quando sul palco lo raggiunge la sua famiglia. Il mandato che ha ricevuto dagli Americani ha pochi precedenti nella storia recente, è più pieno di quello di Bill Clinton, nel 1992: un mandato che assomiglia a quello di Ronald Reagan.
Sarà dura
"Anche se questa notte facciamo festa, gli ostacoli che dobbiamo superare sono i piu' grandi delle nostre vite - ha detto Obama - Due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria in un secolo. Noi facciamo festa, ma ci sono Americani che si stanno svegliano nel deserto dell'Iraq o sulle montagne dell'Afghanistan e rischiano la vita per noi. Ci sono madri e padri che non riescono a dormire perche' hanno paura di non riuscire a pagare il mutuo o il dottore. Ci sono nuove energie da sfruttare, nuovi posti lavoro da creare, nuove scuole da costruire, minacce da affrontare, alleanze da ricucire".
Presidente di tutti
"Come Lincoln disse a una nazione più divisa della nostra: 'non siamo nemici, ma alleati'. Per tutti gli Americani dei quali non ho ancora conquistato la fiducia: forse non ho avuto il vostro voto, ma ascolterò la vostra voce, e ho bisogno del vostro aiuto, saro' anche il vostro presidente".
Non sarà facile, l'America resta divisa. Mentre Obama parla a Chicago, a Phoenix, nel quartier generale dei Repubblicani, i maxi schermi interrompono il collegamento con la diretta dei grandi network americani per non dare il discorso della vittoria dell'odiato rivale.
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the punisher
martedì 4 novembre 2008
GUADAGNARE QUALCOSINA
Salve a tutti ragazzi
apro questo post per informarvi di un sito molto interessante. Infatti iscrivendosi qua http://www.donkeymails.com/pages/index.php?refid=gilardino diventerete memebri di donkeymails. Verrette pagati per leggere delle mail che vi arrivano nella casela di posta (avete capito bene, solo per leggerle) solo per 15 secondi o per aprire pagine pubblicitare su cui sostare solo per 10 secondi. Io mi sono già iscritto e cliccando sul link potrete farlo anche voi. I soldi sono reali, sono già stato pagato. Non si riceve molto, ma dedicandogli 30 minuti al giorno ci possono essere discreti quadagni.
Vorrei sottolineare che non vengo pagato per scrivere ste cose, ma lo faccio perchè credo che anche voi come me abbiate bisogno di qualche soldino. Non si diventa ricchi, ma qualche cosina si prende.
E ora un pò di spiegazioni sulle funzioni principali:
La registrazione a DONKEYMAILS è gratuita e l'età minima per iscriversi è di 13 anni.La procedura di iscrizione si divide in due parti: la prima ci chiede la nostra casella di posta elettronica e, una volta inserita, ci invia il link per la seconda parte della registrazione.La seconda consiste nell'inserimento dei nostri dati personali, compreso l'indirizzo a cui mandare il pagamento del credito maturato.Il programma in questione ha diverse sezioni al suo interno, alcune delle quali riservate esclusivamente alla pubblicità e, di conseguenza, al nostro guadagno.
YOUR INBOX è una casella di posta elettronica interna al sito e contiene le mail pubblicitarie remunerate che il programma in questione invia ad i suoi iscritti.Chi vuole ricevere le mail in un'altra casella elettronica, ha la possibilità di cambiare questa scelta all'interno della sezione che contiene i nostri dati personali.In quest'ultima sezione si può anche scegliere di ricevere le mail pubblicitarie in entrambe le caselle di posta elettronica.Ogni mail contiene al suo interno un link remunerato, il quale ha un valore minimo di 0,25 centesimi di dollaro.Il tempo di accredito di ogni mail è di 15 secondi e occorre selezionare il giusto codice (che in inglese si chiama matching o turing number) fra quelli proposti, prima che il conto alla rovescia dei secondi si attivi.DONKEYMAILS invia in media 23 mail remunerate al giorno.
PAID2CLICK è una sezione che contiene una serie di link e banner, il cui click ci viene pagato.Ogni link o banner ha un valore minimo di 0,10 centesimi di dollaro.Il tempo di accredito di ognuno di essi è pari a 15 secondi e occorre selezionare il giusto codice (che in inglese si chiama matching o turing number) fra quelli proposti, prima che il conto alla rovescia dei secondi si attivi.DONKEYMAILS ha al momento diverse pagine di banner di questo tipo.
PAID TO SIGNUP è una sezione che contiene i banner dei siti e dei programmi di guadagno su internet, la cui iscrizione ci viene pagata.Per ricevere l'accredito dobbiamo per prima cosa iscriverci al sito o programma prescelto.Quindi dobbiamo copiare ed incollare l'e-mail di conferma (confirmation mail) dell'avvenuta iscrizione.Infine ci viene richiesto di essere un membro attivo di tale sito o programma per un tempo minimo di 30 giorni.L'iscrizione a ciascuna di queste proposte ci permette un guadagno minimo di 10 centesimi di dollaro.DONKEYMAILS ha al momento diverse pagine di offerte di questo tipo.
POINT2CLICK è una sezione che contiene una serie di link e banner, il cui click ci viene pagato sotto forma di punti, utilizzabili per fare pubblicità sul sito.Ogni link o banner ha un valore minimo di 1 punto.Il tempo di accredito di ognuno di essi è pari a 15 secondi e occorre selezionare il giusto codice (che in inglese si chiama matching o turing number) fra quelli proposti, prima che il conto alla rovescia dei secondi si attivi.DONKEYMAILS ha al momento diverse pagine di banner di questo tipo.
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PAID TO PROMOTE è una sezione che ci spiega come guadagnare attraverso la promozione del nostro link del sito in questione su altri siti internet.DONKEYMAILS paga 0,75 centesimi di dollaro per ogni singola visita al nostro personale link del sito in questione.L'accredito si può richiedere al raggiungimento di un minimo di 1.000 visite al nostro link.
PAID TO SIGNUP USA e PAID TO SIGNUP SEARCH COUNTRY sono due sezioni analoghe alla precedente PAID TO SIGNUP, con la differenza che la prima si riferisce ad offerte per i residenti negli Stati Uniti.La seconda contiene invece un link diretto alle offerte disponibili per la nazione a cui appartiene l'iscritto al programma.
BUBBLE GAME e FRUITS GAME sono due giochi on line, che danno la possibilità anche loro di guadagnare qualche soldo.
Il programma in questione richiede un livello di attività al fine di essere pagati: ciò significa che non si può guadagnare solo con l'attività dei referrals.Il livello di attività richiesto è pari al 10 per cento del credito totale conseguito su DONKEYMAILS.Non è prevista la cancellazione dal sito in caso di inattività.Altre sezioni sono riservate in generale alla gestione del nostro profilo personale, interno al programma di cui sto parlando.
USER ACCOUNT INFO contiene i nostri dati personali di iscrizione al sito: essi possono essere modificati in qualsiasi momento.Per fare ciò, una volta inserite i nostri cambiamenti, dobbiamo digitare di nuovo la nostra password e cliccare il pulsante che si trova alla sua destra.Alla fine di questa sezione si trova lo spazio per cancellare la nostra iscrizione al sito in questione.EARNINGS STATS contiene ed aggiorna le statistiche relative ai crediti maturati con la nostra attività all'interno del sito.DONKEYMAILS distingue il guadagno ottenuto tramite le diverse sezioni di guadagno del sito e anche quello ottenuto tramite i referrals.Inoltre troviamo anche un resoconto completo circa tutte le nostre transazioni all'interno del sito in questione.
REQUEST PAYOUT è una sezione interna ad EARNING STATS, attraverso la quale possiamo richiedere il pagamento del credito maturato con la nostra attività sul sito in questione.DONKEYMAILS ha una soglia minima di pagamento pari ad 1 dollaro.I mezzi di pagamento al momento previsti sono Paypal, Stormpay, Money Bookers ed E-gold: per quest'ultima forma non è previsto il raggiungimento di alcuna soglia minima di pagamento.I pagamenti vengono effettuati entro 10 giorni dalla nostra richiesta.
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BUBBLE GAME e FRUITS GAME sono due giochi on line, che danno la possibilità anche loro di guadagnare qualche soldo.
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domenica 2 novembre 2008
La fame intellettuale
(http://www.focus.it/)
Quasi impossibile resistere al richiamo del frigorifero quando si torna a casa dall'uffcio. Ma occhio alle abbuffate: il lavoro intellettuale non fa consumare calorie. Niente più abbuffate e aperitivi selvaggi all'uscita dall'ufficio: una ricerca canadese conferma che l'attività cerebrale stimola la fame ma non consuma energia. (Alessandro Bolla, 30 ottobre 2008)Lavorare, si sa, mette appetito. E più il lavoro è intenso, più viene fame. Ma se un muratore è ampiamente giustificato a svuotare il frigorifero quando torna a casa alla sera, si può dire lo stesso per un impiegato o uno studente?
Purtroppo no, almeno secondo i risultati di una recente ricerca canadese. Anche se il lavoro intellettuale consuma calorie, l’abbuffata dopo l’ufficio non è assolutamente consentita. E’ solo una sensazione di fame. Abbuffarsi per scienza. Lo studio ha coinvolto 14 studenti ai quali è stato chiesto di svolgere 3 attività in momenti diversi: stare seduti e rilassati senza far nulla, completare dei test di memoria, leggere e riassumere dei testi. Dopo sessioni di 45 minuti di ciascuna delle attività, i volontari sono stati invitati a servirsi ad un buffet dove potevano prendere tutto ciò che volevano e ad ognuno sono state misurate le calorie ingerite. Le attività intellettuali hanno comportato un consumo di sole 3 calorie in più rispetto al riposo totale, ma una volta di fronte al cibo le cavie umane non si sono trattenute. Dopo la lettura e il riassunto hanno mangiato circa 200 calorie in più rispetto a quelle consumate e dopo i test di memoria ne hanno assunte altre 253 in eccesso. Esami del sangue effettuati prima e dopo le attività intellettuali hanno dimostrato che tutto questo pensare causa notevoli fluttuazioni nel livello di zuccheri e insulina nel sangue. L'appetito vien pensando. E visto che lo zucchero è il carburante dei neuroni, quando questo scarseggia, viene chiesto allo stomaco di provvedere. E parte di conseguenza lo stimolo della fame. Anche se l’energia consumata è pari a zero o quasi. I ricercatori lanciano quindi l’allarme: la fame indotta dal lavoro intellettuale, associata al poco moto, danno un grosso contributo all’obesità dilagante.
Quasi impossibile resistere al richiamo del frigorifero quando si torna a casa dall'uffcio. Ma occhio alle abbuffate: il lavoro intellettuale non fa consumare calorie. Niente più abbuffate e aperitivi selvaggi all'uscita dall'ufficio: una ricerca canadese conferma che l'attività cerebrale stimola la fame ma non consuma energia. (Alessandro Bolla, 30 ottobre 2008)Lavorare, si sa, mette appetito. E più il lavoro è intenso, più viene fame. Ma se un muratore è ampiamente giustificato a svuotare il frigorifero quando torna a casa alla sera, si può dire lo stesso per un impiegato o uno studente?
Purtroppo no, almeno secondo i risultati di una recente ricerca canadese. Anche se il lavoro intellettuale consuma calorie, l’abbuffata dopo l’ufficio non è assolutamente consentita. E’ solo una sensazione di fame. Abbuffarsi per scienza. Lo studio ha coinvolto 14 studenti ai quali è stato chiesto di svolgere 3 attività in momenti diversi: stare seduti e rilassati senza far nulla, completare dei test di memoria, leggere e riassumere dei testi. Dopo sessioni di 45 minuti di ciascuna delle attività, i volontari sono stati invitati a servirsi ad un buffet dove potevano prendere tutto ciò che volevano e ad ognuno sono state misurate le calorie ingerite. Le attività intellettuali hanno comportato un consumo di sole 3 calorie in più rispetto al riposo totale, ma una volta di fronte al cibo le cavie umane non si sono trattenute. Dopo la lettura e il riassunto hanno mangiato circa 200 calorie in più rispetto a quelle consumate e dopo i test di memoria ne hanno assunte altre 253 in eccesso. Esami del sangue effettuati prima e dopo le attività intellettuali hanno dimostrato che tutto questo pensare causa notevoli fluttuazioni nel livello di zuccheri e insulina nel sangue. L'appetito vien pensando. E visto che lo zucchero è il carburante dei neuroni, quando questo scarseggia, viene chiesto allo stomaco di provvedere. E parte di conseguenza lo stimolo della fame. Anche se l’energia consumata è pari a zero o quasi. I ricercatori lanciano quindi l’allarme: la fame indotta dal lavoro intellettuale, associata al poco moto, danno un grosso contributo all’obesità dilagante. the punisher
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